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Il talento artistico l'ha portata a viaggiare
con prestigiosi riconoscimenti,
mentre l'amore l'ha condotta
verso la Val Bormida,
per rivolgere lo sguardo
ad Aldo Capasso
il suo grande amore.
Anche se non sempre il destino
le è stato grato,
grazie al suo coraggio
ed alla sua tenacia,
ogni imprevisto è stato espugnato.
Simona Bellone
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P.S. Per citazioni giornalistiche e ricerche di studio, si prega di nominare la fonte
del presente sito web e l'autrice, per il grande lavoro di reperimento
e catalogazione documentazione d'archivio, ed impaginazione grafica. Grazie
www.condividendocultura.it ©caARTEiv 2019 - pres. Simona Bellone
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Carriera
Nativa di Morn-à-L’Eau fu insegnante in Guadalupa, ma ben presto il suo futuro si proiettò in Europa: Francia, Germania, Svizzera, Belgio,…
Ha rappresentato i poeti della sua isola alla biennale di Poesia di Knokke-le-Zoute.
Ha visitato l’America continentale, New York e la Guiana. Conosceva a perfezione le isole Caraibiche. Ha visitato pure l’Africa, combattiva nel difendere i diritti dei Negri, e tutt’altro che amata dagli ultras.
Ha compiuto nella stampa isolana forti interventi giornalistici per combattere il razzismo e difendere i “diritti dell’Uomo”. Si è dimostrata non intimidibile, quale raffinato esempio di cultura tipicamente occidentale.
Aveva un culto per la memoria di Gaugin e talvolta come suo unico hobby, amava vestirsi da tahitiana.
Respinse a Parigi offerte per una sua entrata nel mondo della celluloide.
In varie città francesi si presentò come dicitrice di poesia classica, con molto successo.
Amava l’Italia e studiò l’italiano. Nel 1961 soggiornò in una foresta dell’America Latina, al confine tra Guiana e Brasile, per conoscere da vicino la semplice ed ammirevole vita dei Pellirosse.
Aveva in progetto di scrivere un libro su Gauguin, maturato da anni in lei, ma rimasto incompiuto.
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Amore
Dalle sue poesie emergono delusioni giovanili, ed il suo più grande amore fu Aldo Capasso.
Pur conoscendosi già nel 1962, per la traduzione in italiano delle sue poesie in francese, il suo matrimonio con l'amato Aldo Capasso, fu concretizzato solo il 9 luglio 1970, nella cappella S.Eugenio di Altare (SV), l'anno dopo la dipartita della suocera Capasso, anche perché far decadere dei preconcetti razziali 50 fa, fu impresa alquanto ardua.
Aldo Capasso si innamorò dapprima di una sua poesia, e soleva dire di lei "Tu sei più poeta di me".
Divenne certamente la sua confortatrice, collaboratrice ed ispiratrice, come recita questa frase in calce al saggio critico sull'umanesimo.
1986 Al tempo dell'umanesimo
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Aldo Capasso - Piovan editore - Albano TermeUna dedica all'amata musa ispiratrice d'oltreoceano Florette Morand, compare nel libro dedicato agli illustri scrittori liguri: Abba, Traversagni e Chiabrera.
1988
Traversagni Chiabrera Abba - Per tre scrittori del nostro passato- Lorenzo Traversagni, Gabriello Chiabrera, Giuseppe Cesare Abba.
Aldo Capasso - "Liguria" – Genova-Savona
La stima per l'umanità di sentimento della sua sposa
è sottolineato in questa dedica.
1984 Magie del Bojardo
- Aldo Capasso
– ed. Filelfo – Ancona
Un poetico aforisma allegorico è per lei
una dichiarazione d'amore d'altri tempi,
in questa frase affascinante.
1990 Saghe di spade e magia
dell'età umanistica
- Aldo Capasso
– collezione nuova Atlantide
– ECIG – Genova
Di profondo amore e d'animo riconoscente sono questi
due omaggi poetici dedicati alla devota moglie,
pubblicati su una rivista ligure
dedicata agli 80 anni del poeta.
"Tanka
della guerra perenne"
a Florette Morand di Aldo Capasso
"Tu sola puoi vivere in questo
Perenne fuoco con me.
Tu sola...Noi due, siamo una razza,
- Un'altra razza."
Arte e Stampa 1990
"Anniversario" a Florette di Aldo Capasso
"Unica mia, m'hai dato tanti doni,
Ed io non so che offrirti dei versi.
"Un canto", si diceva, Solennemente,
un tempo. Più umile discorso
Mi si conviene, e dico:
-E' qualcosa che viene dal buio,
E nel saliente cammino Un poco lacera...; - Qualcosa più profonda delle lacrime.
Arte e Stampa - 1990
Lei era esperta di cure mediche con piante officinali, scaturite dalle usanze antillesi, ed era prodiga nel dare consigli con rimedi naturali, per le patologie più variegate, dei quali ne faceva uso sia per lei che per il marito.
Un autografo di Florette Morand
dalla Guadalupa ed uno da Parigi.
I Conti delle Pastene, Aldo Capasso e Florette Morand nella loro abitazione altarese
Quell'ala dal cielo...
Era sicura anche che dal cielo lui la proteggesse, tanto che conservava un grande manifesto del Memorial Aldo Capasso, arrotolato sul retro della macchina. Accadde che una volta uscì fuori strada e si salvò, e per lei era certamente la sua ala protettiva dal cielo ad averla aiutata.
Fu anche vittima illesa fortunatamente per un incendio dell'auto ed uno della villa.
Purtroppo vario materiale letterario ed opere artistiche sono stati danneggiati e distrutti.
Auto in fiamme al centro
Secolo XIX 25 aprile 2006 pag. 27
Incendio distrugge abitazione
della vedova di Aldo Capasso
Ivg 23 aprile 2008
Altare: incendio misterioso
nella casa di Aldo Capasso
Savonanews 23 aprile 2008
Corrispondenza malandrina
Certamente l'impegno di promuovere e di difendere il marito Aldo Capasso e la sua dimora, fu messo in atto con la difesa a mezzo stampa, della sua immagine pubblica e reputazione di genuina onestà ed onorabilità.
Alle insinuazioni di un "corvo" che aveva usato il cognome Capasso, quale uno dei fruitori di privilegi e denaro per i danni dell'alluvione del 1992, per il caso "gli sprechi di Altare", ne documenta la completa attivazione a proprie spese, nonché dà l'annuncio scritto con soddisfazione di archiviazione dell'inchiesta della Procura, per un caso suscitato da una mente sicuramente fantasiosa ed invidiosa.
Altare Il "Corvo" semina accuse anonime
Il "dossier" consegnato al cronista da Florette
Il fango su Capasso, scagionato in Procura
La casa del poeta alluvionata e mai risarcito
Trucioli Savonesi 28 marzo 2019
Florette Morand 16 novembre 1994
Florette Morand - 13 gennaio 1995
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Dadaismo
La critica italiana era entusiasta del suo elaborato letterario ricco di realismo e sentimentalismo, (Capasso, Ratti,...), come un eccellente stile, a cavallo fra due mondi, mentre fu accusata ingiustamente da una piccola parte della critica quale "dadaista".
Certamente a questa fazione dava fastidio la descrizione della cruda verità dello schiavismo e della povertà del centro America subordinato alla terra di Francia, se pur in chiave poetica, interpretandola come accusa politica di una legittima voglia di riscatto sociale, per equiparare il ceto basso dei neri a quello altolocato dei bianchi pieno di privilegi, quale sfida verso un passato ingiusto.
Invece, è da sottolineare che nel suo "Realismo Lirico", di matrice "Capassiana", è preziosa l'elaborazione stilistica e sentimentale del quotidiano dei suoi avi e contemporanei, quale baluardo di memoria indelebile da tramandare ai posteri, senza ironia o disprezzo per il passato, ma solamente con acuta risolutezza di orgoglio della sua bella e paradisiaca terra natia guadalupense, che aveva bisogno di progredire, e della terra di Francia moderna e libertaria, che lei ha sempre decantato come Patria.
Un solo rammarico in sua memoria, è giusto ribadirlo perché rimase delusa dal fatto che certi giornalisti avrebbero dovuto difenderla all'epoca e schierarsi apertamente dalla sua parte.
Lo scrivo ora chiaramente:
Florette Morand non era "Dadaista"!
Simona Bellone
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P.S. Per citazioni giornalistiche e ricerche di studio, si prega di nominare la fonte
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Florette Morand
Altri particolari di approfondimento:
Tomba Capasso - Villa Capasso - Guadalupa
Rassegna Stampa - Curiosità ed Aneddoti
Pubblicazioni Libri e Riviste in dettaglio:
Omaggi e Tributi:
Conferenze Recital - Omaggi Libri su Florette Morand
Conferenze per Aldo Capasso - Memorial Aldo Capasso Trofeo Aldo Capasso
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